LA ZANZARA COMUNE
Le zanzare[1] (Culicidae 1818) sono una famiglia di insetti dell’ordine dei Ditteri. Questa famiglia, che conta circa 3540 specie in tutto l’emisfero, costituisce il gruppo più numeroso della macroarea dei Culicoidea che a sua volta comprende insetti morfologicamente simili ai Culicidi ma con alcune differenze tra loro quali, ad esempio, l’incapacità di pungere.
Una delle peculiarità delle zanzare è l’abilità dell’apparato boccale, presente solo nelle femmine, che consente loro di pungere gli altri animali e prelevare le sostanze, spesso ricche di proteine, necessarie per il sostentamento della specie e per il processo di creazione delle uova.
Di colore marroncino tendente al giallo, la zanzara comune è solita svolgere la sua attività solitamente durante le ore serali e notturne, specialmente all’interno di ambienti chiusi o comunque circoscritti. La sua principale caratteristica distintiva è certamente il ronzio che produce quando si avvicina per pungere (a differenza, ad esempio, della zanzara tigre che è silenziosa).
Spesso proliferano in prossimità di acque stagnanti o pozzi che sono ricchi di sostenze organiche o, in alternativa, spesso nei centri abitati, vicino ai rifiuti organici che sono luogo di approvvigionamento di sostanze organiche fondamentali alla loro vita. Vengono attratte, inoltre, da altri fattori quali ad esempio l’emissione di anidride carbonica.
La stagione di attività si concentra tra Marzo e Novembre, con picchi elevati durante i mesi più caldi dell’anno. La zanzara depone in media circa 200-300 uova durante il ciclo biologico che ha una durata di circa 6/7 giorni nel periodo estivo; questo si suddivide in 4 stadi che prendono il nome di UOVO-LARVA-PAPA-ADULTO. Per quanto concerne il periodo invernale, la zanzara cerca di superarlo trovando riparo in luoghi perlopiù caldi, tiepidi, riparati e se possibile umidi come ad esempio abitazioni,locali caldaie o scantinati.
Il raggio di volo della zanzara adulta è di poche centinaia di metri, caratterizzato da tratte molto brevi; infatti, l’animale è per definizione residuale ed è solito stazionare nella medesima area per più tempo, non riuscendo a completare percorsi lunghi date anche le sue caratteristiche morfologighe. Il Culicidi adulto, infatti, raggiunge una dimensione che varia tra i 5 ed i 7mm, con un peso perlopiù esiguo.
Sistemi anti zanzare

LA ZANZARA TIGRE
La zanzara tigre[ (Aedes albopictus SKUSE, 1894) è un insetto appartenente alla famiglia Culicidae. Le sue dimensioni sono simili a quelle della zanzara comune ed oscillano tra i 5 ed i 10mm; di colore bianco, nero e vistosamente tigrata, a differenza della zanzara comune è solita esplicare la sua attività prevalentemente durante le ore diurne (prime ore del mattino e durante il pomeriggio). Ulteriore differenza rispetto ai suoi simili è il suo essere principalmente “antropofila”, ovverosia possedere una spiccata predilezione per il genere umano attraverso il quale ottiene gran parte del suo sostentamento giornaliero tramite l’assunzione di liquidi organici.
Le punture della zanzara tigre sono molto più fastidiose rispetto a quelle della zanzara tradizionale e sono responsabili di vari sintomi tra i quali possiamo annoverare gonfiore, irritazione, dolore, arrossamento e prurito intenso che il più delle volte può portare al sanguinamento. La durata dei fastidi varia da persona a persona e possono passare in poche ore così come perdurare per qualche giorno. Se sfortunatamente si viene colpiti, la cosa migliore da fare è applicare del ghiaccio sulla zona colpita; questo anestetizzerà la superficie della pelle irritata diminuendo sensibilmente la sensazione di prurito, dopodichè si potrà intervenire con pomate o creme previo consulto medico.
Per quanto concerne la loro riproduzione, le femmine di zanzara tigre depongono le uova sulle pareti di contenitori di vario genere in grado di accogliere acqua al loro interno. Preferiscono luoghi isolati, piccoli e con poca luce poichè simulano il loro ambiente naturale, rappresentato da piccole cavità presenti negli alberi delle foreste tropicali da dove provengono. Negli ambienti cittadini, invece, la loro scelta ricade su tutti quei piccoli contenitori presenti nei giardini e terrazzi (piccole anfore, sottovasi, pozzetti di raccolta dell’acqua piovana, grondaie, giochi per i bambini, annaffiatoi), ma anche lungo le strade, nei parchi, piazzali e strade.
Le uova sopravvivono anche in condizioni avverse per circa 6 mesi ma per schiudere e avviare così il ciclo larvale dovranno inevitabilmente essere ricoperte di acqua. Il ciclo vitale, così come per la zanzara classica, si compone di 4 distinte fasi: uovo, larva, pupa e adulto. La zanzara tigre ha un limitato raggio d’azione (meno di 200 metri) e questo fa si che la loro presenza si attesti principalmente nel luogo ove sono solite deporre le uova in attesa della proliferazione.